AIRE o non AIRE burocrazie nel mondo
#1
Posted 22 February 2007 - 10:15 PM
conviene o non conviene (soprattutto a livello economico: tasse lavorative/ spese della mutua, visite mediche/ eventuali matrimoni , nascite ..etc...) iscriversi all'AIRE come cittadini italiani all'estero?
O è meglio nicchiare e fare finta di essere in vacanza?! B)
Merci!
Anna
ps: forse ogni paese ha le sue risposte. Io lo chiedo in generale e in particolare (bad-girl dove seeei!) per la Spagna.
#2
Posted 22 February 2007 - 11:44 PM
tasto dolente

E' da tempo che ambisco a preparare un bell'articolo completo ed esplicativo sui misteri dell'AIRE, ma proprio perchè la materia è piuttosto intricata, si fa fatica a trovare qualcuno di veramente esperto, al punto da chiarire tutti i nostri dubbi e le nebulose di questo anagrafe......
Qui, dove parliamo di gravidanze all'estero, se scendi verso il fondo trovi già qualche dettaglio su cosa vuol dire essere o no iscritte all'AIRE in questa felice circostanza.
Io posso dirti la mia esperienza: inizialmente non volevo iscrivermi all'AIRE per non perdere, giustamente, l'assistenza sanitaria in Italia, cosa che ai tempi mi faceva paura. Quando però si sono accorti che io e i miei figli di fatto risiedevamo all'estero e che mio marito era iscritto all'AIRE, ci hanno iscritti di ufficio, nel senso che il comune di Milano ha mandato una comunicazione all'ambasciata italiana di Tegucigalpa, dove vivevo ai tempi, e il gioco è stato fatto.
Ti dirò che alla fine non è cambiato granché, anche perchè in genere, quando vivi all'estero, ti fai anche curare all'estero, nel senso che io avevo pediatra, ginecologo, dentista, tutto in Honduras, e dunque non approfittavo neanche più dei servizi medici italiani.
Trasferire però la mia residenza da Tegus a Lima è stato estremamente tortuoso perchè l'ambasciata di qui, in base a una circolare che qualche sottoministro un bel giorno ha pensato di far circolare per il mondo, seminando dubbi e confusione su una materia già di per sé poco chiara, sosteneva che non eravamo idonei a far parte dell'AIRE. Alla fine ce l'abbiamo fatta.
Certo, essere iscritto all'AIRE, e dunque essere ufficialmente riconosciuto come residente all'estero, fa sì che il tuo stipendio in Italia non venga tassato, anche se ti invito a prendere questa affermazione con le pinze perchè mi sembra che a un certo punto ci fosse l'intenzione (che forse è già stata messa in atto) di tornare a tassare gli stipendi percepiti all'estero. Il che mi sembra un'assurdità, mi pare che se ne fosse parlato con Cristina a un certo punto, Cris confermi? Chiederò a mio marito, che è sicuramente più addentro di me su queste cose.
claudiaexpat@expatclic.com
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#3
Posted 23 February 2007 - 07:56 AM
Mi ha inquietata pensare che ci deve essere anche un'idoneità per l'Aire....Bisogna proprio essere italiani per creare un concetto così idiota.
Caliamo pietoso velo anche su quest'idea di tassare uno stipendio estero: uno dovrebbe pagare le tasse due volte? Una per la nazione di residenza e una per la nazione di appartenenza?? Poi davvero mangiamo solo pastasciutta in bianco...
Spero solo non sia stata messa in vigore. (Prodi poi è caduto o no? (non ho ancora guardato Repubblica on line) E quale nuovo pagliaccio andrà su ora? Che tristezza avere dei politici il cui unico interesse è quello di gonfiarsi le tasche...Lo sapevate che siamo tra i primi classificati nella lista dei paesi più corrotti d'Europa?).
Per la mutua. Una cosa che non ho capito nel caso NON si sia iscritti all'Aire. Se io chiedo il modulo pincopallo posso per un certo periodo farmi curare all'estero usufruendo del rimborso della mia mutua in Italia. Giusto? Questo per quanto tempo? Un mese? Un anno?
Ho provato a girare su vari siti per rispondermi ma mi si attorcigliano gli occhi. Sono davvero mal fatti. Ora vado a vedere sul vostro forum relativo alle gravidanze.
(un'idea) Forse bisognerebbe organizzare una sezione nel sito in cui ci sono un pò d'informazioni su queste menate burocratiche/ e per ogni nazione si potrebbero stilare alcune indicazioni generali, ognuno interviene dalla sua nazione per ampliare o correggere tipo su Wilkipédia).
Comunque è troppo bello questo sito. Chiunque abbia avuto l'idea ha avuto un'idea geniale. Sono sicura che questo sito vincerà un premio! Claudia ti tieni informata sui concorsi di siti e blog? Perché non partecipi con Expatclic?!
Un abbraccio
#4
Posted 23 February 2007 - 10:20 AM
Quando vivevo a Lussemburgo ho impiegato mesi per capire se potevo lavorare come psicoterapeuta da libera professionista e come dovevo regolarmi rispetto alle fatture e alle tasse, ti risparmio le specificità della mia professione ma posso darti qualche informazione generale, che tu comunque devi verificare.
All'interno dell'Unione Europea mi è stato detto che potevo lavorare con la mia partita IVA italiana (io continuavo a risiedere in Italia) e dovevo pagare le tasse in Italia se il lavoro si svolgeva per sei mesi più un giorno in Italia, si può lavorare in tanti paesi diversi e pagare le tasse in uno solo che è quello dove risiedi e lavori in misura maggiore.
Nel tuo caso, se decidi di iscriverti all'AIRE, il tuo paese sarà la Spagna, aprirai una partita IVA spagnola e pagherai le tasse lì anche se hai delle collaborazioni in Italia e in altri paesi.
Rispetto all'AIRE non so darti informazioni precise ma un'impiegata del consolato italiano in Lussemburgo mi diceva che ci sono solo vantaggi a iscriversi ma che molti non lo fanno perché ne hanno paura immotivatamente boh

Un saluto
Pinaexpat
Roma
pinaexpat@expatclic.com
#5
Posted 23 February 2007 - 11:15 AM

Scrivo cmq qui tutte le notizie sull'iscrizione all'A.I.R.E. raggruppate dopo varie peripezie. Innanitutto l'iscrizione all'A.I.R.E. è obbligatoria per tutti i cittadini Italiani residenti all'estero per più di 90 giorni secondo la Legge Italiana. Però se uno fa lo gnorri nessuno va a controllare.

Ciò nonostante per coloro che risiedono in Spagna è consigliabile soprattutto per ragioni fiscali e per poter ottenere il rinnovo del passaporto al Consolato e non dover rientrare in Italia. Infatti l'iscrizione all'A.I.R.E. comporta i seguenti vantaggi e svantaggi:
vantaggi
- la dichiarazione dei redditi si paga nel Paese di residenza e non in Italia (e in Spagna è più conveniente che in Italia in quanto le aliquote sono un po' più basse, e in caso di risultato a "credito" ti versano la somma dovuta direttamente sul C/C entro un max di 6 mesi - però a me lo han sempre versato 30 gg. dopo la presentazione della denuncia). Inoltre qui il modulo IRPEF è semplificato rispetto all'Italia (nonostante i vari pasticci introdotti dal governo Zapatero


- è possibile rinnovare il passaporto - e fra qualche mese richiedere pure la carta d'identità italiana con la residenza estera, utile per viaggiare in Europa senza dover pagare il bollo sul passaporto

- vengono inviate al tuo indirizzo le schede elettorali e puoi votare dall'estero
- e, least but not last, risulti reperibile ... ma praticamente 'intoccabile' nel caso, per esempio, di emissione di assurde cartelle esattoriali. Per es. nel 2006 vennero inviate migliaia di cartelle di accertamento "sbagliate" e siccome in Italia prima si deve pagare e poi fare ricorso ed aspettare da min. 5 fino a 15 anni per il riconoscimento del diritto al rimborso :pleurs: , tanti cittadini, inclusi alcuni amici miei, patteggiarono con l'Uff. Imposte Dirette e pagarono il 50% pur di chiudere il contenzioso ed evitare il sequestro conservativo dei beni. Se risiedi all'estero e non hai beni in Italia NON possono sequestrare nulla, salvo nei casi gravi di moratoria internazionale (es.: quando non ti localizzano) che deve essere autorizzata da un giudice del paese di residenza. E se risulti reperibile trmite l'AIRE ... non c'è moratoria internazionale


svantaggi
- perdi il medico di base italiano ed hai diritto solo a 3 mesi di assistenza se rientri in Italia, almeno fino al giorno in cui riprendi la residenza italiana e ti assegnano un nuovo medico di base
- dopo 6 mesi di residenza all'estero, devi immatricolare l'auto italiana nel Paese di residenza (io l'ho fatto, spendendo circa 200.000 lire e in poco più di 2 ore

- se ti scade la patente, devi rinnovarla nel Paese di residenza (fatto: costo 47 euro, e la nuova patente formato carta di credito me l'han spedita a casa dopo 1 settimana)
Spero di essere stata chiara. Ricorda - e questo vale sia per te che per Julien - che nonostante dal 2006 non sia più necessario chiedere la tarjeta de residencia (carta d'identità) spagnola ... se non ce l'hai ed apri un conto in banca sarà come "non residente" e questo t'impedirà di accedere a mutui, finanziamenti ecc. E' cmq indispensabile chiedere il N.I.E. (codice fiscale) per poter presentare la denuncia dei redditi qui. Il numero che ti assegneranno sarà lo stesso che verà utilizzato per tutti i documenti spagnoli, inclusa C.I. e patente.
Besos ... y suerte! :fleur: :fee:
#6
Posted 23 February 2007 - 12:33 PM
Cari Italians,
quand'è che lo Stato italiano aggiornerà la propria immagine degli Italians? Uno studente italiano tipicamente non percepisce reddito e quindi non paga le tasse, ma ha comunque diritto all'assistenza sanitaria in Italia. La cosa cambia se lo studente italiano decide di recarsi all'estero per continuare gli studi, diciamo per un master, un PhD o un postdoc. Recandosi all'estero per più di un anno è obbligato a iscriversi all'Aire, l'anagrafe Italiani residenti all'estero, e automaticamente perde l'assistenza sanitaria in Italia. Al rientro in Italia durante i periodi in cui non frequenta l'università non ha diritto all'assistenza sanitaria. Un'italiana che rientri in Italia per partorire, tanto per fare un esempio, non ha diritto all'assistenza per il parto e il bambino nato non ha diritto a nessuna visita o profilassi neonatale. La maggior parte degli studenti e anche lavoratori rimediano semplicemente non iscrivendosi all'Aire, nonostante sia obbligatorio per legge. Di conseguenza per lo Stato italiano non sono all'estero. Ci sono migliaia di studenti e lavoratori italiani all'estero che per l'Italia vivono in Italia. Non rientrano nelle statistiche, non rientrano nel numero dei cervelli in fuga e per i consolati non esistono. Le leggi per gli italiani all'estero sembrano non tener conto degli italiani di oggi che si recano all'estero per vari motivi, compreso lo studio, e sembrano avere per modello l'italiano emigrante del dopoguerra. Quando si aggiorneranno?
Fonte
http://www.facebook.com/inbox/index.php?f=...gid=39883161766
#7
Posted 23 February 2007 - 06:36 PM
Il discorso del votare all'estero..so che sto per farmi maledire da mia madre che mi parla del diritto/dovere del voto da quando sono nata ma data la situazione italiana non è che abbia 'sta gran voglia di tornare a votare o di votare dall'estero!!

Insomma per ora nicchio..magari piu' avanti mi converrà e allora mi iscrivero'!
Certo che questa cosa di dover pagare due volte le tasse è proprio una stupidata, non mi sembra molto giusto!!
Svizzera (Zurigo)- 2006-?
Blog personale: http://tramuccheecio...
Svizzera tedesca: http://incontritaliani.wordpress.com, http://incontritaliani.forumfree.it
#8
Posted 23 February 2007 - 06:45 PM
1) assistenza sanitaria: che ci sia iscritti all'Aire o che si faccia richiesta di assistenza all'estero (es. estensione in un paese della Comunità Europea anche temporaneamente), di fatto si perde in Italia non solo il medico di base, ma anche tutti gli altri servizi sanitari, con la sola esclusione di servizi d'urgenza (pronto soccorso) e per soli 90 giorni.
2) il ifisco italiano per principio non tassa i redditi prodotti all'estero e quindi lo stipendio prodotto all'estero non viene tassato se sei residente estero. Però ci sono dei casi particolari, per esempio lavoratori italiani dipendenti di aziende estere controllate da aziende italiane.... è un pò complicato da spiegare in due righe, ma di fatto in questi casi le tasse italiane vengono pagate anche se sei iscritto all'AIRE.
3) non è del tutto vero che sei intoccabile dalle cartelle esattoriali: parlo per esperienza diretta, di una cartella che abbiamo scoperto esistere da dieci anni, con tanto di notifiche ad albo pretorio e tanto di fermo amministrativo su un bene di nostra proprietà, senza che noi ne sapessimo nulla e vi assicuro che venirne fuori in un caso del genere è un bel caos! Il fatto di essere iscritti all'AIRE in questi casi non tutela da nulla, anzi non ti permette di ricevere la notifica degli atti, che vengono affissi ad albo pretorio e tu finisci per non saperne nulla, mentre loro seguono tutto l'iter amministrativo, completo di oneri e spese processuali a tuo carico.
Personalmente sono stata iscritta all'AIRE per soli due anni e ne ho ricavato un bel pò di guai, senza averne nessun vantaggio reale (men che meno fiscale), a parte votare per le elezioni in Italia.
Si tratta tuttavia di un obbligo di legge e qui andrebbe aperta una discussione senza fine.
Redazione di Expatclic.com
cristinaexpat@expatclic.com
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#9
Posted 24 February 2007 - 09:28 AM
E' vero quello che dici Cristina: io son stata un po' "sbrigativa" e mi son spiegata male.


Il primo riguarda il mio ex. Nel 1999 fece una cessione di ramo d'azienda, con regolare contratto ed espletamento d'interminabili pratiche burocratiche. A fine 2005 ricevette - ad Alicante - un accertamento dove, comparando le sue dichiarazioni redditi del 98 e 99 con quella del 2000 presentata da chi aveva comprato l'attività (chi preparò la verifica doveva essere ubriaco o qualcosa di simile) gli comunicavano che aveva dichiarato il falso nel 1999 e gli davano una multa di oltre 6.000 euro, da pagare entro 60 gg. e poi presentare ricorso. Se fosse stato in Italia non avrebbe avuto scampo. Essendo residente in Spagna presentammo direttamente il ricorso senza pagare. La cosa che mi ha insospettito è che dopo alcuni mesi è arrivata di nuovo la cartella esattoriale ... però l'importo era stato dimezzato ed era poco più di 3.000 euro. Presentato ricorso pure per questo, la cosa sembra essersi risolta, e solo pagando il commercialista (che avremmo dovuto pagare cmq). La cosa squallida è che nel 2001 il Ministero delle Entrate gli aveva mandato una lettera dicendogli che la dichiarazione redditi del 2000, relativa al 1999, era perfetta. :pleurs:
Poi nel 2006 a me arrivò un accertamento per mancato pagamento del bollo nel 2003-2004, con importo raddoppiato causa interessi di mora ecc. E questo nonostante fossi stata obbligata dalle direttive UE ad immatricolare la mia auto in Spagna nel 2001. Se fossi stata residente in Italia, avrei dovuto pagare, poi fare ricorso ed aspettare anni il rimborso che mi spettava. Vivendo qui mi son limitata a mandare copia del libretto di circolazione, invitandoli a leggere tutti i documenti in archivio prima di infastidire senza diritto i cittadini.

Ecco, era a casi come questi che mi riferivo nel mio post precedente. Ed è evidente che ciò che ho scritto vale per coloro che non hanno intenzione di tornare a risiedere in Italia, come me ... altrimenti non c'è proprio verso di sfuggire a queste "furbate" dei nostri graziosi governanti, sia di destra che di sinistra :pleurs:
#10
Posted 25 February 2007 - 02:59 PM
GRAZIE!!! (Grazie Flaminia, grazie Pina, grazie Claudia, grazie Vanda, grazie Pinguino!!) Ora appena arrivo a Barcellona me le studio con calma e prendo la mia decisione.
Oggi sono in un vortice di scatoloni da fare, non finiscono mai. Si innalzano muri di scatole, piramidi di scatole, scale di scatole, dappertutto. Domani mattina vengono i traslocatori, poi prendiamo l'aereo. Se per una settimana non mi sentite sarà perché non ci avranno ancora attivato la linea.
Vi mando un ultimo bacio da Barcellona. Grazie per avermi fatto una così preziosa compagnia in questi ultimi giorni parigini.
A PRESTO. PARTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
:fee:
#11
Posted 25 February 2007 - 07:07 PM
Mio marito sostiene che avendo un figlio in eta' scolare (elementari) abbiamo fatto bene ad iscriverci all'AIRE altrimenti dal nostro comune di residenza in Italia ci avrebbero chiesto perche' non mandavamo il figlioletto a scuola.
Confermate?
firmato: la solita mogliettina che non si fida al 100% del caro maritino.

(2004-2006) Bahrain
(2006-2007) Qatar
(2007-.......) Bahrain
#12
Posted 25 February 2007 - 09:03 PM
Quando noi abbiamo iscritto Alessandro alla scuola francese di Milano (ha fatto la prima e la seconda elementare lì), la scuola pubblica della nostra zona, dove si presupponeva che Alessandro avrebbe frequentato, ci ha convocati per sapere perchè non davamo segni di vita. Per "liberarlo" abbiamo dovuto presentare un certificato di iscrizione alla scuola francese. Insomma, non si può sottrarsi all'iscrizione d'ufficio in una scuola pubblica dell'obbligo senza fornire una giustificazione. Ora, può anche darsi che alla scuola non interessi se ti iscrivi all'AIRE oppure no. Però immagino che loro comunichino al Comune di residenza che il tal ragazzino/a non frequenterà il loro istituto.... e qui torniamo al discorso dell'obbligatorietà di iscrizione all'AIRE se risiedi fuori dall'Italia per periodi superiori a 90 giorni.
Ti ringrazio Anna per le tue parole:
AUGURONISSIMI PER I PRIMI GIORNI NEL TUO NUOVO PAESE :fee: :fee: :fee:
claudiaexpat@expatclic.com
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#13
Posted 26 February 2007 - 06:36 AM

In pratica ho dovuto dichiarare in apposito modulo, che ritiravo mia figlia dalla scuola e che lei avrebbe continuato gli studi presso .... nome e indirizzo della scuola estera, italiana o straniera che sia. La preside della scuola ha rilasciato quindi un "nullaosta" in cui veniva dichiarata la stessa cosa.
Poi a settembre ho fatto fare a mia figlia l'esamino per il riconoscimento della prima elementare e con l'occasione mi hanno fatto fare la stessa procedura come se rientrasse a scuola (se si tratta di una scuola non riconosciuta, si deve superare un esame): domanda in carta semplice e in allegato la pagella della scuola estera; mancava solo l'iscrizione alla seconda elementare che ovviamente noi non abbiamo fatto.
L'iscrizione o meno all'AIRE non centra nulla: la stessa procedura, per intenderci, viene applicata anche a chi fa frequentare ai figli una scuola privata.
Redazione di Expatclic.com
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#14
Posted 14 March 2007 - 10:24 AM
2) il ifisco italiano per principio non tassa i redditi prodotti all'estero e quindi lo stipendio prodotto all'estero non viene tassato se sei residente estero. Però ci sono dei casi particolari, per esempio lavoratori italiani dipendenti di aziende estere controllate da aziende italiane.... è un pò complicato da spiegare in due righe, ma di fatto in questi casi le tasse italiane vengono pagate anche se sei iscritto all'AIRE.
Come posso avere più informazioni a riguardo? Ho cercato nel site dell'agezia delle entrate e non ho trovato menzione di questa situazione.
ti rigrazio
ciao
s
#15
Posted 14 March 2007 - 02:03 PM
Ti posso velocemente dare un link dove puoi trovare la normativa fiscale di riferimento per i residenti all'estero, con particolare riferimento al Testo Unico per le imposte sui redditi, dove si dichiara il principio della non tassabilità (per un non residente) del reddito prodotto all'estero, in quanto si presume che il cittadino paghi già le tasse nel paese di residenza.
Ovviamente, per essere considerato un italiano residente all'estero, devi risultare iscritto all'AIRE per almeno 183 giorni all'anno e attenzione alle numerose eccezioni e agli accordi bilaterali tra paesi.
Se invece ti riferisci al caso particolare di un italiano che si trova all'estero, alle dipendenze di una società estera la cui casamadre sia una società italiana, qui la cosa si complica, ci sono diversi casi particolari.
Purtroppo il materiale su cui avevo fatto la mia ricerca all'epoca (2003-2004) è rimasto in Italia e non ricordo i riferimenti, ricordo solo che si trattava di un intervento volto ad evitare elusioni fiscali nei gruppi aziendali internazionali con casamadre in Italia e la circolare era rivolta appunto alle aziende.
La mia fonte era stata comunque l'ufficio personale, che aveva fornito n. di circolari e altro.
Spero di essere stata chiara

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#16
Posted 17 March 2007 - 10:27 AM
ho anch'io esperienze con i temuti uffici del personale, usualmente terrorizzati dalle doppie imposizioni. Nel mio caso italia-spagna, nel dubbio, mi hanno sempre detratto l'irpef dallo stipendio (purtroppo con % convenzionali, un po' piu' alte del normale - si recuperano a conguaglio). Fin li', tutto bene, poi non sapevano invece se versare o no allo stato la trattenuta (dal mio punto di vista non era necessario, essendo che la filiale spagnola la versava in spagna). A volte hanno tentato di chiedere a me di farlo coi miei soldi (impazziti). La storia e lunga, e si e' risolta nel momento in cui ho lasciato l'azienda.
Consiglio urbi et orbi: se possibile, essenziale e primordiale e' mettere in contratto nelle condizioni expat la clausola di protezione fiscale (tax equalization=non si avrannno oneri aggiuntivi dovuti alla differenti legislazioni fiscali applicabili. Si puo' fare gli gnorri sui vantaggi fiscali, ma la mia azienda si fa ridare i soldi eventualmente guadagnati da differenze in aliquota) e di consulenza fiscale obbligatoria e gratuita. Io addirittura ho esteso quest'ultima per cinque anni dopo la risoluzione del rapporto per coprire eventuali magagne che avessero fatto a mio nome in uno dei due stati. Non voglio pagare multe! Queste clausole mi hanno permesso in certo modo di evitare l'iscrizione all'aire.
Comunque a leggere la legislazione, e' sempre bene ricordare che per essere non-residenti fiscali in italia, non basta essere residenti estero di fatto + iscritti aire (cioe' avere formalizzato in comune/consolato la residenza estero), ma anche bisogna non-avere il centro dei propri interessi economici in italia. Cosa questo sia, mistero, non sono riuscito a scoprirlo; e se domani arriva l'omino delle tasse e mi dice que a suo giudizio ce l'avevo e mi fa casini? senza contare che a leggere le convenzioni contro la doppia imposizione c'e' da diventare matti. Per quello torno alle clausole di protezione expat in contratto, se possibili data la flessibilita' aziendale.
ciao a tutti
simon
#17 Guest_Arte_Invité
Posted 19 March 2007 - 11:10 PM
Quando mi scadette la patente, nel 2001, la rinnovai in Francia, alla Prefettura.
Non pagai nulla. Ho ancora quella patente lì (europea) che non ha scadenza.
All'epoca ero iscritta all'AIRE. Ora non più, ma io HO SCELTO di non essere iscritta (c'era l'opzione, quest'anno) proprio perché tengo al mio medico ed ho bisogno di medicinali che in Italia sono completamente gratuiti.
#18
Posted 22 April 2007 - 11:42 AM
Ho deciso che per il momento NON mi iscrivo all'AIRE.
Un abbraccio grande
anna
#19 Guest_giff_Invité
Posted 22 April 2008 - 05:29 PM
Insomma vuoi usufruire dell'assistenza sanitaria pagata dalle tasse degli Italiani mentre tu te ne stai all'estero e versi le tasse lì. Non si fa così...
#20 Guest_Annalisa Besso_Invité
Posted 22 April 2008 - 06:35 PM

#21
Posted 22 April 2008 - 07:47 PM

Non sai quante volte abbiamo pensato/tentato di definire un progetto di articolo Aire, ma i problemi non son pochi.... a cominciare dal fatto che come tante cose nella burocrazia italiana, purtroppo spesso le regole cambiano a seconda di fattori tutti imprevedibili..... e chi si dice "esperto aire" (nei nostri vagabondaggi qualcuno l'abbiamo incontrato) alla fine dice cose che poi si contraddicono con quello che l'esperienza diretta delle nostre visitatrici afferma. Insomma, un po' un macello, e per questo per il momento preferiamo che quando una persona ha un dubbio concreto, e legato a un paese specifico, lo indichi nei forum, dove ci sono così tante persone pronte a parlare delle esperienze concrete.
Per quanto riguarda il tuo intervento giff (benvenuto sui nostri forum), ti assicuro che molti italiani residono all'estero e pagano regolarmente le tasse in Italia. Anch'io non lo dico in senso polemico, ma giusto per rettificare un'idea che magari ha dei fondamenti parziali. Noi (cioè, la mia famiglia) lavora ed è residente a Lima, Perù, ma viene pagata in Italia, e sul suo stipendio paga fino all'ultimo euro di tassa, te lo assicuro. Ma a differenza di chi invece risiede in Italia, non ha l'assistenza sanitaria. Non so, se ti pare bello questo..... e come noi sono tutti gli italiani che pur lavorando all'estero vengono pagati da entità italiane e percepiscono il loro stipendio in patria.
In ogni caso penso che l'esempio che hai riportato non sia poi così calzante: chi vive all'estero non aspetta quel mese di vacanza che si fa in Italia una volta all'anno per "pesare" a mattone sullo scalcagnato sistema sanitario italiano, credimi

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#22 Guest_Annalisa Besso_Invité
Posted 23 April 2008 - 01:43 AM





#23
Posted 23 April 2008 - 01:58 AM

Anch'io non sono iscritta all'AIRE.
Qui ad HK per aver diritto alla residenza devi avere o un lavoro (quindi visto di lavoro) oppure esser sposato, io non rientro in nessuna delle due categorie, pertanto ogni 90 giorni devo uscire dal paese.
Posso confermare quanto diceva Claudia molti italiani residono all'estero pagano regolarmente le tasse in Italia Infatti anche per il mio compagno prima che gli cambiassero il contratto era così..
Sicuramente come dice Claudia non si aspetta certo di ritornare per usufruire del sistema sanitario italiano in vacanza...ma ma non dimentichiamoci che se ce ne fosse bisogno saremmo costretti a passare comunque da medici privati, (anche se si ha li la residenza) per accedere alle visite mediche o fare degli esami e questo perchè i tempi di attesa sono sempre troppo lunghi, mentre il tempo a nostra disposizione...bhe non coincide con quello di attesa per un esame purtroppo

#24
Posted 23 April 2008 - 02:33 AM
la cosa piu' carina e' che l'ho detto al nostro console, e lui mi ha risposto che non se ne stupiva minimamente.
la mia amica iscritta all'aire e' tornata in italia in vacanza e suo figlio adolescente si e' ammalato e tra esami, medici e medicinali ha speso delle cifre da paura.
ogni volta che torno in italia, essendo un po' giamburrasca, me ne combino qualcuna e finisco al pronto soccorso.
un punto qui, una radiografia la'... sono sempre da rattoppare.
ora non lavoro piu', ma le tasse le ho sempre pagate in italia, anche se non ci vivo ho una casa e quindi, risultando ancora residente, pago puntualmente le tasse sui rifiuti, ici, e tutte quelle belle mazzate italiane....
per una volta ... faccio anch'io quella che pensa per se'!

#25
Posted 23 April 2008 - 03:57 AM
Ora me lo rileggo tutto e con caaaaaaaaalma. NOi ci iscriveremo all`Aire appena ci arriva l`ID e onestametne da basso della mia ignoranza in materia non credevo neppure si potesse decidere o meno di non iscriversi.

This post has been edited by brikka: 23 April 2008 - 03:58 AM
#26
Posted 23 April 2008 - 09:03 AM
devo dire che l'unico apparente svantaggio poteva essere l'assitenza sanitaria, ma
riporto qui sotto un articolo trovato in internet molto interessante
L'argomento che più terrorizza gli italiani, facendoli decidere di non iscriversi é la paura della perdita dell' assistenza sanitaria italiana. Ciò é assolutamente falso.
Chiunque rientri in Italia per cure mediche che durino più di 30 gg, l' interessato può richiedere la reiscrizione temporanea all' ASL con un' autocertificazione ed ha anche diritto al medico di fiducia; se i giorni sono meno di 30 ha diritto a tutte le prestazioni sanitarie eccetto il medico di fiducia.
Quindi é importante iscriversi e comunicare tutte le suddette variazioni.

Inoltre potrai votare e fare tutte le pratiche dell'anagrafe (tranne la carta d'identità che però non ti serve avendo il passaporto) tramite il tuo consolato compreso il rinnovo del passaporto per te e la tua famiglia.
Avrai assistenza in ogni caso dal consolato altrimenti verrai assistito come un qualunque turista italiano
Bye
#27
Posted 23 April 2008 - 08:12 PM
Perché davvero a me non risulta funzioni così o almeno fino al 2005 questa cosa a me è stata negata: sono rientrata in Italia provenendo da un paese africano al 7 mese di gravidanza e sono rimasta in in Italia per 5 mesi..... mi hanno dato una tessera sanitaria provvisoria, ma del medico di fiducia neanche l'ombra. Avevo diritto solamente a prestazioni sanitarie aventi carattere di urgenza (per intendersi passando dal pronto soccorso) e per un periodo massimo di 90 giorni (tutti gli esami della gravidanza li ho pagati di tasca mia). Tant'è che quando è nato il piccolo, anche lui è stato collegato alla mia tessera sanitaria (la quale aveva ormai finito i 90 giorni) e non ha avuto diritto a nulla, neanche ovviamente al pediatra di base. Per di più me l'hanno iscritto.... come cittadino extracomunitario (ma ti pare? con sangue italiano da decine di generazioni).
E' però vero che il tutto poteva essere ovviato autocertificando che riprendevo la residenza in Italia (non in via temporanea), ma andava comunque fatta la reiscrizione all'anagrafe comunale italiana, con tutta la procedura conseguente di comunicazione al consolato di competenza, cancellazione dall'Aire, etc. etc... procedura poco pratica per un soggiorno temporaneo in patria.
Quindi se per caso qualcuno ha delle notizie fresche o diverse, ben vengano e ci illumini, perché queste cose sono all'ordine del giorno: io al momento per beghe burocratiche non riesco ad iscrivere la mia neonata nè al sistema sanitario italiano nè a quello francese e mi trovo in un empasse molto imbarazzante.
Per di più vi comunico che proprio oggi ho ricevuto un'email esplicativa da una funzionaria ASL che mi conferma: quando ci si iscrive all'AIRE si perde l'assistenza sanitaria in Italia e anche la tessera europea NON può più essere utilizzata (tessera EUROPEA solo di nome e non di fatto???).
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#28
Posted 24 April 2008 - 08:06 AM
forse la mia domanda sembrera' scema o provocatoria...

ma le nostre ambasciate che dicono ??

Anche a me avevano detto anni fa che rientrando a Roma per es. per le vacanze, avrei potuto 'congelare' per il periodo estivo l'Aire e riacquistare cosi' il diritto al medico di fiducia e al SSN e credo dche sia stato effettivamente cosi..
Quando poi era nata Emily, oltre che essere stata all'Ambasciata a Berlino, una volta a Roma avevo anche fatto ore di fila per ottenere il suo Codice Fiscale, fondamentale per ottenere la sua iscrizione al SSN.
Che storia comunque...

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#29
Posted 24 April 2008 - 01:11 PM
per il pagamento delle tasse teoricamente hai varie possibilità
a seconda se sei distaccato dall'azienda per un periodo superiore o inferiore ai 183 giorni se superiore è obbligatorio (teoricamente)l'iscrizione all'AIRE
e a seconda dei rapporti convenzionali tra il Brasile e ltalia, non so se c'e' un accordo..
puoi pagare le tasse solo in Brasile o in caso di doppia imposizione (avrai un credito di imposta da far valere in Italia) certo non pagherai doppio

spero ti sia utile l'allegato
N:B: andrò in India, ma il mio primo obiettivo era il Brasile (un po' ti invidio)
bye
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#30
Posted 24 April 2008 - 01:27 PM
scusa credo di aver sbagliato allegato : 2° allegato è migliore
per il pagamento delle tasse teoricamente hai varie possibilità
a seconda se sei distaccato dall'azienda per un periodo superiore o inferiore ai 183 giorni se superiore è obbligatorio (teoricamente)l'iscrizione all'AIRE
e a seconda dei rapporti convenzionali tra il Brasile e ltalia, non so se c'e' un accordo..
puoi pagare le tasse solo in Brasile o in caso di doppia imposizione (avrai un credito di imposta da far valere in Italia) certo non pagherai doppio

spero ti sia utile l'allegato
N:B: andrò in India, ma il mio primo obiettivo era il Brasile (un po' ti invidio)
bye